Monday, August 29, 2016

COMMODORE COMPUTER BLOG --- MORE PARTS --- :-) + update the 1351 (the original Commodore mouse) with new microswitches + update the TAC-2 (a both cheap and popular joystick in the Scandinavian countries with two fire buttons that should work always :-)





Se da ex utenti di AmigaOS decideste di provare questo Sistema Operativo tramite VirtualBOX, vi anticipo fin da ora che un piacevolissimo brivido di piacere correrà lungo la vostra schiena, e non solo ritroverete una "filosofia" di utilizzo molto vicina a quella che Amiga ci regalava molti anni or sono, ma crederete proprio di avere per le mani un Super Amiga compatibile a livello di Api con l'originario software scritto per Amiga o.s; mentre per i giochi dovrete comunque ricorrere all'emulazione allo stesso identico modo di Windows e Linux, magari apprezzando così anche gli sforzi fatti per renderla ben integrata con il sistema operativo Icaros.

Ma è bene che sappiate fin da subito che Icaros non può assolutamente, cosi come Morphos e AmigaOS 4.x, competere con gli Os mainstream. Mancano infatti alcune delle più importanti caratteristiche di un Os moderno, come il resource tracking, la memoria protetta, e le vostre potenti CPU verranno sfruttate solo in single core. E per tanto potrebbero verificarsi episodi d'instabilità del sistema (anche se con questa 1.4 molto meno che in passato)
Il software presente in Icaros copre una certa gamma di necessità, a partire dal Browser, uno degli elementi più importanti del software moderno, passando per una miriade di applicazioni che potrete scoprire divertendovi a "giocare" con Icaros...

...oh ma ho già detto che tutto ciò è GRATUITO? ;)

Per l'installazione su macchina fisica, compatibilità con il vostro hardware, accelerazione grafica 3D (chiaramente assente in modalità vesa in virtualBox) o installazione su PenDrive, vi rimando alla lettura del completo Manuale di Icaros


venerdì 23 marzo 2012

Amiga Mini: Prezzi, Configurazioni e Considerazioni

L'importantissimo passo di lanciare finalmente il primo modello Commodore Amiga sul mercato dopo venti lunghi anni di Black Out, si è rivelato più travagliato del previsto. Forte di un buon successo commerciale ottenuto con il modello C=64x, per mesi Commodore Usa ha alternato visioni tra loro differenti su cosa avrebbe potuto essere Amiga, e solo nelle ultime settimane sono circolate insistentemente immagini sull'Amiga Mini trasmettendo così agli osservatori, clienti e critica la giusta sensazione che fosse la volta buona.
Il motivo di questo prolungato tentennamento a mio parere è dovuto principalmente a un fattore: Amiga non è al giorno d'oggi ricordata con un affetto paragonabile a quello che invece tutt'ora circonda il C=64. L'8 bit Commodore come tutti sanno è stato il modello di home computer più venduto nella storia, e nonostante Amiga  divenne in seguito per Commodore la gallina dalle uova d'oro per quasi un decennio (1985-1994), ancora oggi resta meno celebre del leggendario Commie.

Quindi riunificare Commodore con Amiga era fin dal principio per C=USA un obiettivo da centrare nel miglior modo possibile in funzione chiaramente dei propri mezzi, e stavolta non godendo neppure di una strada spianata come per il C=64x, ma ostacolata dall'incessante azione di alcuni Amighisti contemporanei che vivono il loro Hobby con un fanatismo quasi religioso, sempre pronti a lanciarsi per forum in un'azione di contrasto spinti da un cieco quanto assurdo odio. 
L'idea che la linea Amiga dovesse essere High End nella lineup di Commodore è ovviamente rimasta, però nell'arco delle 24 ore dall'iniziale comunicato stampa, C= ha reagito alle critiche generali accogliendo fondamentalmente due principali obiezioni, il prezzo e la mancanza di configurazioni intermedie.
Ormai conosco abbastanza bene questa azienda e ne apprezzo principalmente il loro pragmatismo e la notevole determinazione, più quel piccolo tocco di pazzia che probabilmente si è rivelata fondamentale per trasformare un'idea che ai più pareva quantomeno folle, in una interessantissima realtà. 
E possiamo già serenamente dire fin da ora che C=USA è riuscita dove molti in questi lunghi anni hanno fallito.
In sentore quindi di un possibile "cambiamento", e concedendomi il tempo per approfondire le reazioni generali, nel post precedente non ho discusso i prezzi e ho preferito attendere... e infatti ora abbiamo le configurazioni definitive con cui l'Amiga Mini è ordinabile.


La tecnologia scelta per Amiga è esattamente quella annunciata fin dalla comparsa di C=USA nella scena:

Amiga nel 2012 è ufficialmente un Pc dotato di CPU Intel 64bit, GPU Nvidia, con preinstallata la distro LINUX 64bit Commodore OS Vision

Le cpu disponibili sono:
i3-2130 3.4Ghz 
i5-2500K 3.3Ghz (3.7Ghz Turbo)
i7-2700K 3.5Ghz (3.9Ghz Turbo)
Ram DDR3 da 4, 8 e 16 GByte
HD Sata 1 TeraByte base, sostituibile con opzionali SSD da 300Gbyte o 600Gbyte
NVIDIA® GeForce® GT 430 GPU with 1GB DDR3.




La configurazione Entry viene quindi intorno alle 1100€ a cui andranno aggiunte le tasse relative al paese di appartenenza, mentre le spedizioni dovrebbero essere gratuite per un periodo di promozione. Un prezzo certamente non per tutte le tasche (ma simile a quelli di altri brand) e parliamo di meno della metà di un AmigaONE X1000 che come qui trattato si tratta sostanzialmente di un inutilizzabile Computer vintage primi anni 2000; appartenente alla scena OS4 ormai ineluttabilmente giunta agli sgoccioli della sua improduttiva e sofferta esistenza.

La segmentazione dell'offerta C= si espande complessivamente nei modelli:

Vic Slim (atom D525/D2700 - Intel Gma 3150) Qui
Vic Mini (Sandybridge i3-2100T 2.5 Ghz - Geforce GT 430 GPU with 1GB) Qui
C64x (atom D2700 - Geforce GT 520 - 512/Mbyte) Qui
Amiga Mini

Nel seguente link c'è l'intera lineup Commodore battezzata dall'importante portale Italiano dedicato all'informatica e tecnologia, Hardware Upgrade:

http://www.hwupgrade.it/news/sistemi/commodore-lanciatissima-ecco-amiga-mini-c64x-supreme-vic-mini-vic-slim-keyboard_41375.html

Questa mossa di C= senz'altro stimolerà un numero maggiore di Pionieri della nuova era Amiga, e come sappiamo queste persone sono sempre importanti per il lancio di prodotti tecnologici. Sicuramenre si tratterà, neanche a dirlo, di una Platea di Nostalgici e vedremo se in futuro C= riuscirà a coprire una fetta di mercato più ampia.

Per maggiori informazioni sulla tipologia del package e gli accessori si dovrà attendere ancora un po'. In estate dovrebbe anche arrivare un nuovo Modello l'Amiga 1000x, fortemente ispirato all'Amiga 1000 e molto più prestante in ambito grafico (non dimentichiamo che il mini è un cosino 20cm x 20cm).
Mentre in tanti restiamo ancora in attesa di novità sul fronte di un modello Amiga All in One ispirato ai leggendari A500/A1200.


mercoledì 21 marzo 2012

Commodore Amiga Mini


Esattamente 20 anni dopo il lancio degli ultimi modelli Commodore Amiga, lo storico marchio ritorna finalmente sul mercato e va ad offrire un'alternativa commerciale all'unico brand Amiga ancora esistente, quello degli amigaOne 500 e x1000 già trattati in alcuni post del blog e più ampiamente nella rubrica controinformazione. L'Amiga Mini di Commodore è giunto dopo una lunga fase di analisi da parte di Commodore dei desideri di chi ancora oggi ricorda Amiga, e che ha persino provato a coinvolgere la frangia estremista degli utenti AmigaOs, invitandoli a creare insieme una possibile linea alternativa agli Amiga ufficiali inaugurati con questo Mini, ma ottenendo per risposta il solito "papello" di richieste assurde, come ad esempio la realizzazione di Hardware con CPU PowerPC, un'architettura ormai defunta per l'uso desktop e general purpose del computer, oggi nel 2012.
Quindi la scelta è ricaduta inaspettatamente su un modello altamente ispirato al MacMini di Apple, da utilizzare come htpc, come Computer per Gaming, e con una dotazione hardware tale da permette di inquadrare questo computer persino come una piccola workstation "casalinga" facilmente trasportabile da un punto all'altro dell'ambiente domestico.

La fase dei preordini è già iniziata sul sito Commodore e verosimilmente le consegne inizieranno in questa stessa primavera, nel mese di Maggio... è anche possibile acquistare il solo Case oltre che la seguente notevole iniziale configurazione proposta da C=

MODEL: Commodore AMIGA mini
CPU SUPPORT: Intel i7-2700k 3.5 Ghz Quad-Core (3.9Ghz Turboboost).
MOTHERBOARD CORE LOGIC: Intel Z68 Express.
MEMORY: 16Gb RAM DDR3 1333MHz.
HDD SUPPORT: 1 Gig SATA Hard Disk Drive. (or optional) 300 Gig SSD.
VIDEO & GRAPHICS: NVIDIA® GeForce® GT 430 GPU with 1GB DDR3.
NETWORKING: 10/100/1000Mbps Ethernet port.
WIRELESS: 802.11n (300 Mb/s) WiFi. 2 Antennae
FORM FACTOR: Desktop
Mini-ITX
1 x PCI Express x4 (open-end) 1 x Mini PCI Express
2 x 40x40x10mm fans
Slim slot-loading optical drive
Two 2.5" standard hard drive mounts.
2 x Dual-link DVI, 1 x DisplayPort, 1 x HDMI
IR and remote kit (optional), 100% Windows MCE compatible
197mm×197mm×75mm (L× W× H) [7.75"x7.75"x3"]
120W PSU board and external AC/DC adapter.
Silver or Black




Con il comunicato ufficiale dell'entrata in commercio del C=Amiga Mini, Commodore ha anche rinnovato l'intera line up dei propri computer, ora aggiornata con nuovi modelli Vic e C=64, segmentando così la propria offerta commerciale partendo da economici Keyboard Pc fino ai costosi modelli di punta C=64 ed Amiga. 

Ma tutto ciò, come anche i diversi prezzi, sarà l'argomento di un nuovo post :-) Intanto eccovi la pagina web relativa ai preordini: http://www.commodoreusa.net/CUSA_AMIGAminiSelect.aspx

venerdì 9 marzo 2012

C=64x in 3D


Grazie all'Update 8 del Comnmodore OS abbiamo ora a disposizione dell'ottimo materiale da sfruttare con il software grafico 3D di riferimento per il sistema operativo di Casa Commodore, Blender 2.6x. C= ha persino inserito il modello originale del C=64x, estremamente dettagliato, e visibile ad esempio in questa animazione del 2010.

Il file è piuttosto pesante, sui 300 mega, e avviandolo con Blender ci si rende subito conto che anche su un computer di discreta potenza l'elaborazione del tutto comporta un notevole impiego di risorse, e quindi una notevole lentezza. Analizzando la scena 3D si capisce che ciò è principalmente causato dalla complessità dei diversi tasti ergonomici della keyboard con i loro numerosissimi vertici per i quali ovviamente Blender dovrà gestire un'enorme quantità di dati... Insomma, qualcosa da dare in pasto a delle professionali Workstation:


Allora ho provveduto a rimodellare i tasti in modo "abbastanza" simile agli originali ma molto più leggeri da elaborare per i nostri sistemi desktop. Oltre a ciò ho anche riadattato i materiali del C=64x per il nuovo motore di rendering Cycles che come ormai saprete sfrutta la GPU per i necessari e complessi calcoli.
Il risultato è una scena "interattiva" utilizzabile anche dai neofiti di Blender per godere di una vista 3D in semi realtime del C64x come visibile nel seguente video.

Ciò potete quindi replicarlo avviando Blender, selezionando nel menu File la voce User Preferences e dirigendovi nella scheda System

qui in basso a sinistra nel campo Compute Device dovrete scegliere tra CUDA in caso di GPU Nvidia, o OpenCL in caso di GPU Amd/Ati. Se non possedete una scheda grafica di una discreta potenza ma una buona CPU multicore scegliete invece None e godrete comunque di un risultato molto interessante.
A questo punto scaricate il modello da me riadattato per Blender Cycles QUI, e come visibile all'inizio del precedente video dovrete nella finestra in basso selezionare Rendered. Dopo qualche secondo di attesa otterrete un'impressionante rappresentazione in raytracing interattiva. Per muovere il punto di vista basta tenere premuto il tasto centrale o rotellina del mouse e muovere lo stesso in modo molto intuitivo. Per zoomare avanti e indietro si procede con la rotellina del mouse su e giù. Infine, premendo il tasto zero del tastierino numerico il punto di vista si collocherà in quello della camera presente nella scena, e per fare un rendering in full hd del tutto premere F12 e attendere il tempo necessario.

Ricordo che C=USA ha rilasciato il modello del C=64x esclusivamente per consentire a chiunque di creare sfondi desktop, fan art, animazioni, etc etc... ma non è consentito alcun uso al di fuori di questo.

Per i più esperti segnalo che nel file è inclusa la texture dei simboli relativi ai tasti e se quindi volete uv-mapparli accomodatevi pure, e che le parti rotonde del cabinet sono in smooth shading e raggruppate nel vertex group  "round".

Ps.
Ho notato che il sistema di aggiornamento di Blender del C=OS installa le ultime svn beta disponibili, e non la release ufficiale e stabile; quindi in caso di eventuali problemi dati da queste versioni (o difformità nel risultato rispetto a quanto esposto nel post), scaricare la versione stabile corrente da www.blender.org come spiegato qui

mercoledì 7 marzo 2012

Scelte di design Amiga


In questi giorni inizia finalmente a delinearsi l'insieme delle scelte di Commodore riguardanti l'imminente linea Amiga, e sul piatto abbiamo una conferma praticamente ufficiale della produzione dell'Amiga Mini, e un cambiamento per quello che sarà la linea desktop Ax000.
Per non molto tempo ancora, resteranno in mostra nel sito www.commodore.net i modelli Htpc, riguardo ai quali C= è infine giunta a una marcia indietro a favore della soluzione visibile nel seguente mock-up di un originale imballo C=Amiga 1000x (Nuovo/Vecchio)




Mentre il design dell'Amiga mini verrà arricchito dai loghi C= e Amiga impressi sullo chassis del case




Le preliminari indicazioni tecniche su questi Amiga parlano di una potenza hardware veramente rilevante, Mini incluso, ma attenzione ai prezzi che potrebbero rivelarsi alla fine piuttosto elevati, tanto che un diverso modello Mini dovrebbe poter essere elaborato per la linea più economica Vic a un prezzo non dissimile da quello dei mini by Apple. Tuttavia non c'è nessun dato ufficiale al momento sul prezzo e la dotazione Hardware...

In base alle immagini rilasciate e ad alcune indicazioni lette sul forum commodore-amiga ecco un piccolo video che ho realizzato in Blender 2.6 Cycles, che consente di farsi un'idea migliore dell'imminente nuovo modello Amiga come se esso si trovasse virtualmente davanti a noi. Chiaramente ciò non può in alcun modo rappresentare la qualità del prodotto finale ma è semplicemente una resa in 3D delle foto fin'ora viste.

venerdì 2 marzo 2012

Commodore OS Vision 1.0 Update 8



Rilasciato un nuovo Update del C=OS, dopo il precedente update 7 che apportava numerosi bug fix e aggiunte di software. In questa nuova release l'attenzione è invece rivolta all'inserimento di nuovi temi, la semplificazione per la modifica degli stessi e una ottimizzazione dell'aspetto del C=OS in generale.
  • Aggiunti tre nuovi temi personalizzati, uno per i modelli C=Vic (black), il secondo per Amiga (Silver), e un ulteriore tema Commodore Contrast Metacity/Emerald/Awn/GnomePanel
  • Aggiunto un applet per la selezione rapida di questi tre temi più quello di default (che rimane lo standard per il C=64x) nel menu Sistema--->Commodore Extras (richiesto il riavvio del sistema per ogni selezione)
  • Trasparenza finestre disattivatile tramite il menu Commodore Extras
  • Aggiunti oltre 90 sfondi desktop realizzati da Commodore insieme alla fiorente comunità Commodore-Amiga.org*
  • Aggiunto "eject media" nel menù Commodore Extras
  • Fix di alcuni elementi grafici ed icone del tema di default del C=OS
  • Aggiunti modelli 3D del C=64x e dei Loghi per realizzare animazioni con Blender 2.62 (Raggiungibili da Home)
Per l'update avviare l'apposito script nel menu C=Extras
(Se installate il C=OS da zero, l'update 7 e 8 verranno effettuati in un unico pasaggio)
Il prossimo Update sarà incentrato sull'emulazione e il Gaming, argomenti comunque trattati e consultabili in questa pagina.


lunedì 13 febbraio 2012

Requiem for AmigaONE X1000 Dream: Cronaca di un disastro annunciato...




Attenzione, una visione più ampia del tema trattato in questo post è disponibile con l'eBook gratuito:  "Amiga, da informatica a religione (1985-2013)"

L'AmigaONE X1000 era la solenne promessa di rinascita che l'azienda A-Eon rivolse al piccolo gruppo di appassionati/fanatici del sistema operativo AmigaOS 4.x (OS4), ancora oggi ostili alla realtà storica della morte di una grandiosa piattaforma informatica, Amiga, successivamente alla prematura scomparsa di Commodore nel lontano 1994, un fallimento che decretò l'inizio della fine del supporto ad Amiga da parte delle principali software house dell'epoca, determinando di conseguenza la migrazione in massa degli amighisti verso altri sistemi.
A-Eon fondata nel 2009 ritenne che allora i tempi fossero maturi per la commercializzazione di un nuovo hardware appositamente ideato per OS4 e per tanto destinato a rappresentare agli occhi del mondo informatico il clamoroso ritorno nel 2010 di Amiga, un quarto di secolo dopo la presentazione dell'A1000 datata 1985
X1000 che invece si è infine presentato al mondo cosi, precipitando progressivamente in un baratro d'insensatezza che in questo lungo e articolato post proveremo ad analizzare nel dettaglio.

I primi roboanti annunci sulla produzione dell'x1000 risalgono circa a fine 2009 / inizio 2010, con dietro già una fase di sviluppo del progetto lunga forse qualche anno. La data di commercializzazione di questo computer fu impressa nella testa dei fans come Estate 2010, tramite varie immagini promozionali di cui alcune ispirate all'avvento del divino Monolito nero del romanzo (e poi film culto) 2001 odissea nello spazio...

 o anche con questo tipo d'immagini che preferisco non commentare...

"IO CREDO"
Oggi, due anni dopo, è stato faticosamente raggiunto il traguardo della vendita di una prima serie limitata dell'A1-X1000, si pensa nell'ordine massimo di alcune decine di modelli, mentre l'entrata definitiva in commercio è stata rimandata ancora di qualche mese (vedremo alla fine del post la relativa pagina web dei preordini con i prezzi).
Per cui tra il 2009 e l'attuale 2012, tenendo sempre ben presente che gli anni in informatica da un punto di vista evolutivo possono pesare come secoli e i decenni come intere ere geologiche, si è passati per tutta una serie di rinvii che a molti parvero il preludio di un più che probabile fallimento, suscitando anche notevoli polemiche e scavando un profondo solco tra le opinioni generali della scena ben prima che l'x1000 giungesse finalmente nelle case dei suoi primi acquirenti.
Nel tentativo di reprimere in qualche modo il serpeggiante malumore dei fan AmigaOS, allo scadere delle diverse date di uscita sul mercato man mano posticipate da A-Eon, la stessa azienda era solita fornire scuse risibili come ad esempio dei ritardi dovuti al capodanno cinese (2011) o spediva dolcetti a qualche testata giornalistica svelando così finalmente, a fine 2010, la Cpu PowerPc da montare in questa scheda, la PA6T-1682M dual-core 2.0 GHz


Questa CPU da dolcetto si è rivelata infine un brutto scherzetto per chiunque credeva ingenuamente che si trattasse di una scelta vincente.
Se siete capitati in questo blog per caso e non conoscete i retroscena della storia Amiga seguente il fallimento della Commodore, vi starete chiedendo PowerPC? Si, è probabile che il vostro ricordo della linea Amiga di Commodore sia giustamente rimasto all'architettura Motorola 68k, in quanto Amiga non ebbe modo di evolversi ulteriormente e mai venne prodotto un modello dotato di CPU PowerPC. Per capire allora il perché ancora oggi ci si ostina a sostenere un'architettura morta a uso Desktop (Apple docet) quale il PPC, vi consiglio la lettura di:


e anche della rubrica controinformazione del Blog


Ma prima di mostrarvi i benchmark su AmigaOS di questa CPU il cui costo credo sia stato di ben 500$ al pezzo (edit: nel frattempo il costo è salito all'impossibile cifra di 1000$, vedere il link in fondo al post per ulteriori dettagli) passiamo per un ulteriore premessa.
Il sistema operativo Vintage e hobbystico AmigaOS 4.X ha una "concorrenza" nell'altrettanto amatoriale soluzione offerta dal sistema operativo chiamato Morphos, che sotto vari aspetti è molto simile ad OS4 e sviluppato da un diverso e pragmatico team tedesco che da circa due anni è riuscito nell'impresa di supportare egregiamente l'originale hardware Apple PowerPC prodotto dalla casa di Cupertino nella prima metà degli anni 2000, cioè svariati modelli Mac antecedenti lo swicht di Apple alla ben più conveniente architettura Intel x86 al tempo della seconda migrazione storica dopo la precedente 68k-->PowerPC


L'evoluzione dei computer Apple è ritenuta da vari osservatori neutrali, un ottimo punto di riferimento per capire cosa gli anni avrebbero riservato alla pur rivale piattaforma C=Amiga.
I Mac PPC della Apple supportati da Morphos (Powermac, Macmini, E-mac, Powerbook) sono quindi il diretto e ovvio metro di paragone per questo X1000 e lo dimostra il fatto che negli ultimi anni i fan di OS4 ipotizzavano una netta supremazia prestazionale del venturo monolite di A-Eon, nei confronti dei computer vintage della mela morsicata:
"L'A1-X1000 era destinato a divenire il più potente sistema desktop con CPU PowerPC mai prodotto"
E intendiamoci, l'X1000 non ha niente a che vedere con l'architettura originale Amiga alla stregua di un qualsiasi PC in vendita oggi nei supermercati, in quanto l'unica reale differenza tra i PC e l'X1000, sarebbe l'impiego di una CPU PPC anziché X86_64; con in più la presenza di un coprocessore dual core Xena a 500mhz, la cui utilità non è stata fino ad ora chiarita né da A-Eon né pare essere nota ai pochissimi sviluppatori amatoriali della scena e che lascia la netta impressione di esser stato inserito nell'X1000 come soprammobile, o al più per innescare la notevole fantasia degli utenti OS4 che spesso e volentieri si spinge oltre i confini della realtà oggettiva.
Ancora oggi pesa l'intervento a gamba tesa risalente a circa metà 2011 di un famoso ex ingegnere Commodore, David Haynie, personaggio fino ad allora molto apprezzato dagli amighisti spesso morbosamente attaccati a tutto ciò che è pertinente alla storia Amiga, il quale bocciò su tutta la linea l'X1000 promuovendo invece il progetto di un clone classic come il Natami, che magari un giorno troverà spazio su questo Blog.
Dicevamo quindi che dall'A1-X1000 ci si attendeva un po' tutti delle prestazioni che pur essendo destinate a restare lontane dai processori Intel Amd, sia attuali che di svariati anni fa, avrebbero quanto meno raggiunto e superato qualsiasi sistema desktop professionale PPC prodotto prima del definitivo abbandono in tale ambito di codesta architettura, ma i fatti dipingono oggi ben altro scenario, ed ecco i crudi risultati di una batteria di bench effettuati su queste macchine:












Gli ultimi tre grafici consentono anche un confronto con delle CPU x86 ormai antiquate e fuori mercato e non si è proceduto a inserire CPU Intel o Amd attuali perché il risultato in questi bench sarebbe stato particolarmente impietoso...
La conclusione a cui rapidamente si giunge osservando questi benchmark è che l'X1000 con AmigaOS 4.x non solo non surclassa le macchine Apple dotate di CPU PowerPc G4 (restando ovviamente ancor più lontano dagli Apple G5 di frequenza molto più alta) ma in certe situazioni riesce persino a prenderle sonoramente. Io stesso, possessore di un Powermac Quicksilver 02 con CPU G4 933Mhz, acquistato su ebay due anni fa alla cifra di 80€, non mi ritroverei molto lontano in termini prestazionali dall'X1000 in analoghi test e/o applicazioni eseguite sotto Morphos, un sistema operativo come detto abbastanza simile e altrettanto hobbystico di OS4. Ed è importante sottolineare che la natura dei test effettuati è tale che i bench non possono essere significativamente influenzati dall'OS utilizzato.
Il fatto che la CPU dual-core dell'A1 (downclockata per questioni di stabilità operativa a 1,8Ghz), sia attualmente utilizzata in single core da AmigaOS, non migliora di molto la pessima figura fatta dell'X1000, ciò perché non solo non esiste la certezza che OS4 riuscirà mai a implementare l'smp, la memoria protetta etc etc, ma è un dato di fatto oggettivo che AmigaOS 4 dopo ben dieci anni di sviluppo resta ancora un cantiere aperto, una chiatta in alto mare e gli acquirenti sono in pratica destinati a indossare perennemente i panni dei beta tester paganti, a cui vien chiesto di scucire in data odierna notevoli cifre, nella promessa (non garantita) di ottenere tra parecchi anni qualcosa che al contrario è già desiderata da fin troppo tempo; cioè delle caratteristiche fondamentali per un qualsiasi OS moderno, e ovviamente fondamenta dei sistemi operativi mainstream, anche gratuiti, come ad esempio il linuxiano C=OS.
A meno che gli utenti OS4 non vogliano giustificare l'acquisto dell'A1-X1000 grazie alla possibilità di utilizzare una qualche Debian Linux PPC, meno interessante della controparte x86, cosa che sarebbe incredibile visto quanto hanno detto nell'ultimo anno in merito al C=OS e del suo essere Linux...
Edit: test successivi condotti mediante una distro Linux PPC denotano la debolezza dell'X1000 nei confronti dell'HW Apple PPC single core (Mos capable) nonostante Debian sia in esecuzione in dual core sull'AmigaOne di Aeon



Edit: Con il rilascio di Morphos 3.2 e il supporto ai G5, il confronto ridicolizza ancor più gli amigaone 500 di Acube e l'X1000 di Aeon



Tutto ciò delinea senz'altro i contorni netti e indiscutibili del penoso fallimento di tutta l'operazione AmigaOne X1000 e risulta di scarsa consolazione che esso resti  la migliore macchina per l'esecuzione di OS4, in quanto non solo ciò fa capire che questa triste scena si nicchia non si affaccerà sul mondo informatico contemporaneo (x86 o ARM), ma getta una pessima ombra sull'altro Amigaone in commercio, la sam460 prodotta dall'italiana ACube system e venduta a un prezzo di oltre 1000€ che nei test riesce a prenderle da computer vecchi di 11/12 anni che oggi giacciono nelle discariche a pezzi.
Un triste primato quello dell'A1-X1000, che tra le altre cose cadrebbe istantaneamente se venisse ad esempio realizzato un emulatore, su base PearPC, di queste macchine PowerPC per Windows o Linux.
Potrei anche chiudere qui il post, invitando l'eventuale lettore ormai annoiato dall'argomento a spulciare il resto del blog... ma c'è ancora altro da dire per chiunque invece abbia la pazienza di leggere il resto.
E' facile comprendere che la scelta di una via così estrema e controcorrente come quella seguita nel 2012 dall'X1000 e l'ostinarsi ad arrancare sul binario morto dei sistemi desktop PowerPC, presenta infine un conto terribilmente salato, per dei risultati che come abbiamo visto vengono ridicolizzati dall'hardware mainstream prodotto su scala planetaria con una tecnologia molto più avanzata.
Infatti qui non stiamo parlando di aziende che operano nel mercato informatico ordinario, ma in un particolare settore detto di "nicchia", che tende a soddisfare i desideri di una piccolissima comunità che ha fatto di questi cosiddetti AmigaNG un hobby...
Quindi una situazione paradossale, grottesca, a tratti surreale come questa, è certamente  da imputare e anche molto, alle convinzioni ferree (come una fede religiosa) di una scena di utenti e/o simpatizzanti che sta sprofondando sempre più nel ridicolo.
I sostenitori di A-Eon e AmigaOS 4.x, oppressi dall'amara realtà di queste prestazioni oggettivamente deludenti e generalmente inclini alla menzogna, hanno persino provato ricorrere a dei bench alternativi trovati sul web e a loro più graditi, esibendo così risultati di test non replicabili, addirittura estrapolati da fonti militari, in cui suddetta CPU operava certamente su processi altamente ottimizzati... il tutto ignorando volutamente le scadenti prestazioni ottenute nell'impiego stesso per cui l'X1000 esiste ed è stato prodotto, cioè l'esecuzione di AmigaOS; sputando persino sul lavoro dei propri "colleghi", o compagni di gioco, che hanno acquistato a una cifra a dir poco spropositata tale AmigaONE.
Questa incapacità congenita dei fan AmigaOS di guardare in faccia la realtà, li ha infine portati a dichiarare che non si potrà giungere a nessuna conclusione degna di esser presa in considerazione, senza prima passare esclusivamente per dei Benchmark effettuati in condizioni di maggiore e assoluto rigore...
Ma chi dovrebbe compiere tali test? Il Cern? La Nasa? Non è dato a sapersi.
Anzi, nei convulsi giorni in cui infuriava una siffatta e ridicola polemica, il fautore stesso di questa macchina nonché fondatore di A-Eon, Trevor Dickinson, è stato capace di una dichiarazione in merito ai Benchmark che a molti è apparsa come sconcertante e non di certo orientata al suddetto rigore invocato con forza dai fanboy OS4; qui una parte:

"As for benchmarks I don't really care about them myself. All I know is that performance in regular use is much faster and more responsive than that my either my A1-XE and Peg II running similar programs under AmigaOS4.1"
In breve, non gli importa molto dei Bench perché l'esecuzione o il caricamento di certi software, tra cui un porting di una vecchia versione di Firefox in versione perennemente alpha, caricano più velocemente o egli li percepisce come più reattivi.
Non credo che Trevor Dickinson acquisterebbe ad esempio una nuova automobile basandosi soltanto sull'assunto secondo cui il rivenditore sia giunto al concessionario, partendo da casa propria, impiegando 5 minuti di meno rispetto ad un altro modello di automobile e neanche credo che il Trevor acquisterebbe un'utilitaria degli anni 90 al prezzo di una berlina di lusso del 2012. Però senz'altro egli  ritiene che sia il caso di promuovere il proprio X1000 senza dar peso alle prestazioni dello stesso e senza voler quantificarle in modo più preciso.
Nonostante la mancanza di una qualsivoglia analisi tecnica da parte dei produttori di questo X1000 (non so se ciò abbia un precedente nell'intera storia dell'informatica), non si è rivelato poi molto complesso trovare le cause di risultati tanto fallimentari. La PA6T è stata progettata ponendo come priorità il basso consumo energetico (5-13 watt) e per questo successivamente è stata impiegata in svariati ambiti quali router, sistemi di storage, apparati di telecomunicazione, computer di bordo, device militari o aerospaziali (fonte:  puntoinformatico.it), e non sono quindi delle CPU pensate per i sistemi desktop, dove ad esempio nella fascia alta-entusiasta è la potenza ad essere una priorità rispetto ai consumi (e trascuriamo il fatto che l'X1000 prende severe bastonate anche dal modello più pulcioso debole e low-power intel Atom, figuratevi da un I7 di punta). Inoltre c'è da dire che lo sviluppo di questa CPU è stato interrotto...si tratta quindi persino di un ramo morto.
Dopo la dichiarazione del fondatore di A-Eon, che tra le altre cose ha pure implicitamente ammesso la debolezza dell'X1000 emersa dalle prove sul campo, i toni della polemica nei forum dedicati ad OS4 si sono smorzati ed è entrato in campo l'ultimo leitmotiv, molto simile a un dogma, rimasto ai fans AmigaOS: 
"Os4 è un hobby... e l'x1000 resta il miglior Computer per AmigaOS"

Sul fatto soggettivo che possa o meno interessare AmigaOS, nessuno ha ovviamente nulla da ridire, ma sull'utilizzo del concetto di hobby in effetti a questo punto qualche perplessità sussiste...
Che io sappia esistono molti hobby che comportano delle spese di un certo livello, inutile anche fare esempi, ma un po' tutti condividono la fondamentale proprietà che a maggiore spesa corrisponde una maggiore e oggettiva qualità. Qualità/valore che nel caso del collezionismo viene espressa in maggiori quotazioni nel mercato che gli hobbysti medesimi creeranno... cosa che non avviene nella scena di nicchia AMIGA intesa nel suo insieme, dove altri sistemi operativi hobbystici al pari di OS4 sono:

-Aros: gratuito e sviluppato anche per hardware Mainstream x86
-Morphos: meno costoso e sviluppato per economico hardware Vintage (Apple PPC), 

Due sistemi operativi ritenuti più completi e internamente consistenti di AmigaOS 4.x che invece soffre dei maggiori ritardi nello sviluppo, come nell'esempio lampante del 3D Real-Time assente a tempo indeterminato per questo A1, tanto che per lo stesso X1000 è stata pubblicata una demo remake dell'originale Boing Ball in uno pseudo 3D ottenuto tramite i driver 2D, similmente a quanto avveniva ai tempi dei primi giochi 3D del supernintendo...

A questo punto non resta che parlare del prezzo dell'X1000. Da questo link è possibile effettuare dei preordini (prezzi in sterline)

La configurazione base dell'X1000 con un masterizzatore, 1Gb di ram DDR2, una scheda grafica ATI HD4650 1GB, e ovviamente AmigaOS 4.x, si porta sulle 2600€ iva inclusa.
Se poi volete una tastiera con uno sticker boing-ball, un mouse, un giga aggiuntivo di ram (il massimo supportato da OS4 è 2 giga), il prezzo comprensivo di tasse e spedizione credo possa sfiorare le 3mila euro.

No, non cercate se in regalo ci sia una webcam perché non esistono driver del genere per AmigaOS 4.x
No non non cercate un paio di casse in omaggio perché non ci sono.

L'X1000 fin dal principio era da intendersi al più come un oggetto da collezione per irriducibili Geek... ma il risultato della sua messa in commercio, a questo prezzo e con simili prestazioni, ha scatenato un po' in tutti i forum Geek, in qualche modo a conoscenza dell'x1000, un'opera goliardica di messa alla gogna di suddetto A1, dove gli utenti andando a scovare nelle proprie cantine qualsiasi catorcio di PC fine anni 90 inizio 2000 hanno provato a replicare i test visti in precedenza allo scopo di rendere ancor più tragicomica una situazione che ha già di suo un notevole carattere grottesco.
Per concludere l'ultima amara osservazione da fare è proprio sulla questione collezionismo.
Chi ancora oggi parla e s'interessa di Amiga, inevitabilmente sarà un nostalgico possessore di diversi computer vintage e appassionato più degli oggetti in se che dell'effettivo utilizzo che se ne possa ancora fare. Le quotazioni dei computer Commodore e Amiga nell'usato possono anche raggiungere cifre piuttosto alte e in presenza del package originale (Video), magari in condizioni ottime, esse salgono ancora. Nel video avrete riconosciuto subito il classico stile delle confezioni Commodore, con ovviamente loghi e scritte ben note. L'X1000 nonostante il prezzo da workstation di lusso, verrà spedito senza la benché minima cura per il dettaglio, né con l'intenzione di conferire al prodotto una qualche riconoscibile identità.
Come vedrete, il simpatico e spendaccione pensionato del successivo video, tirerà fuori dal pacco l'anonima scatola della ditta produttrice del case, come e anche peggio di un qualsiasi assemblato comprato online (e magari poi nella sezione media del blog andate a controllore come C=USA imballa i propri computer)
La domanda è: come si fa a riconoscere che questo prodotto sia un Amiga?
 
-Non esiste un motivo tecnico oggettivo e universalmente riconosciuto per definire tale hardware un Amiga
-Non esiste un vero collegamento tra AmigaOS 4.x, interamente riscritto in linguaggio C per CPU PPC, e l'originale  Workbench 3.x 68k (Amigaos era un tempo noto con il nome del suo desktop, appunto Workbench)
-Non hanno i diritti sui marchi Commodore, Amiga e relativi loghi, e stanno per perdere anche altri come ad esempio il carattere utilizzato nella scritta AmigaONE
-Non si sforzano di creare un'identità alternativa, d'impatto, o che sia minimamente colta
-Non è una macchina il cui Hardware sia competitivo come invece era Amiga fino alla sua fin; e nonché OS4 un sistema operativo del tutto privo di software moderno e professionale.

L'unico lato positivo di questa vicenda è l'aver potuto constatare il conclusivo ed incontestabile fallimento di un intero modo di pensare e intendere Amiga oggi, ormai giunto al capolinea e ciò giusto in tempo per apprezzare il lavoro svolto da Commodore Usa per la definizione di un nuovo fronte Amiga, molto più ufficiale con l'impiego dei marchi originali, certamente più sensato, moderno e funzionale...

sabato 4 febbraio 2012

Commodore OS tips and tricks #5 (Wine)


Nel Commodore OS è installato di default il software Wine (Applicazioni-->Emulators) appositamente creato per eseguire applicazioni Windows su Linux. Per la precisione Wine non è un emulatore, infatti il nome stesso è l'acronimo ricorsivo: Wine Is Not an Emulator:

"Invece che agire come un emulatore completo, Wine implementa un layer di compatibilità, offrendo implementazioni alternative e open source delle DLL, chiamate per i programmi di Windows e processi per sostituire il kernel di Windows NT" (Wikipedia)".
(...e oltre a non essere un emulatore esso non ha neanche nulla a che vedere con VirtualBox e le macchine virtuali)

Pur essendosi evoluto su Linux, wine non è presente in certe note distribuzioni perché concettualmente molti linuxiani preferiscono prendere il più possibile le distanze dal mondo Microsoft. Tuttavia Wine in molti casi semplifica l'abbandono di Windows esattamente per la sua capacità di rendere possibile l'esecuzione di quel software assente in linux e magari d'importanza cruciale in ambito hobbystico come anche professionale.
Sappiamo che Windows è il più importante e diffuso sistema operativo esistente, e di conseguenza l'os di riferimento per lo sviluppo dei giochi Mainstream nonché per tutta una costellazione di piccole stupende produzioni indie. Se consideriamo la moltitudine di remake e/o giochi ispirati ai grandi classici 8 e 16 bit, tra cui ovviamente C=64 ed Amiga, capiremo subito che la presenza di Wine nel Commodore Os diviene non solo utile ma anche molto pertinente dato che la distro Linux di Commodore si rivolge proprio a un pubblico di retro-nostalgici; e non a caso alcuni giochi "retrò" installati sul Vision (con il dvd Commodore extras) sono classici d'annata scritti originariamente per Windows.
Innanzitutto chiariamo che Wine non garantisce la compatibilità con il 100% del software Windows, però tantissime Applicazioni e Giochi girano decisamente bene, ed in caso contrario è possibile provare diverse configurazioni di Wine per aiutare a migliorare l'esecuzione di ogni singolo programma. Qui mi limiterò a illustrare una configurazione generica dotata di DirectX 9c che offre una buona compatibilità con tante produzioni, ed eventualmente ognuno di voi "smanettando" e consultando internet, potrà accanirsi al fine di far girare il software Windows desiderato al meglio.
Nel menù di wine troveremo le voci relative a:
-i programmi Windows  installati
-la disinstallazione degli stessi
-esplora la cartella (residente nel file system del C=OS) usata come unità C: di Wine
-Opzioni
-Winetricks
Un qualsiasi eseguibile Windows viene riconosciuto come tale dal C=OS e una volta avviato con il classico doppio click esso verrà eseguito automaticamente tramite Wine. Nel caso si trattasse di un installer, Wine copierà i vari file dell'installazione nella propria cartella utilizzata come unità "C" esattamente come farebbe Windows sulla propria partizione fisica.
Tramite "esplora unita C:" si potrà vedere il contenuto di questa cartella contenente i programmi installati con Wine, ed eventualmente modificarli in base alle proprie esigenze (o anche cancellare e disinstallare tutto senza alcun problema per il C=OS)
Per prima cosa avviamo Winetricks
subito selezioniamo "Select the default Wineprefix"
Quindi "install a windows DLL or component"
dall'elenco selezioniamo le voci come nella foto: d3dx9, directmusic, directplay, e lasciamo scaricare e installare tutto in automatico da Winetricks.
Terminato, scarichiamo e installiamo manualmente queste Directx 9, prima decomprimendole in una qualsiasi cartella
e quindi avviando dxsetup.exe.
Arrivati a questo punto dal menù di Wine diamo un'occhiata alle preferenze "Settings"
Suggerisco d'impostare un Desktop Virtuale con la risoluzione desiderata, e mantenere Xp come versione di Windows, in questo modo sarà più semplice uscire da un'applicazione non correttamente funzionante chiudendo direttamente la finestra C=OS di Wine.
Ed ecco come con queste impostazioni sono riuscito ad avviare titoli come Rage e Skyrim, perfettamente giocabili (nel video c'è una asincronia audio e qualche scatto causati dalla codifica del software di cattura del desktop)

E ancora alcuni Remake di Giochi Amiga quali Alien Breed Impact, Another World edizione 25° anniversario, e la fresca fresca demo (in russo) del terzo capitolo di Cannon Fodder:




Oppure un esempio di una famosa demo Pc Debris (4kbytes)


In molti casi si resta abbastanza sbalorditi dalla funzionalità di Wine :-)
Un altro possibile impiego utile per C=OS di Wine potrebbe ad esempio essere l'esecuzione di WinUae, che è lo stato dell'arte dell'emulazione Amiga.
Per semplificare e a volte aiutare nell'installazione del software Windows, tramite Wine, si può ricorrere a Playonlinux (installabile dal gestore pacchetti), il cui funzionamento è molto intuitivo, mentre per trucchi e suggerimenti o nuove versioni beta del software andare al sito http://www.winehq.org/ 

(il C=OS installerà le nuove versioni stabili di Wine automaticamente con gli aggiornamenti)

Altre guide e informazioni sul C=OS le trovate linkate in ordine per argomento su Questa pagina del Blog
...

sabato 21 gennaio 2012

Commodore OS Vision 1.0 Beta 7 (Update)




Ecco il primo di una breve serie di Update per Commodore OS che passa così alla versione beta 7, di seguito i principali cambiamenti-fix:
- Aggiornato il fantastico Blender all'ultima versione (2.6x) e aggiunto un repository PPA (Personal Package Archive) per le future release
- Aggiunta la funzionalità per modificare le dimensioni della Ram Disk
- Modificato il ripristino della grafica desktop/finestre
- Fix messaggi benvenuto C=OS
- Rimosso ClamAV Virus Checker
- Corrette voci menu del file manager Amiga/Dopus-like
- Riorganizzati i menu del C=OS
- Piccoli cambiamenti e miglioramenti per Icone ed effetti grafici finestre e desktop Emerald/Compiz
- Se nel sistema sono installati i contenuti del dvd Comomodore extras, verranno aggiunti nuovi giochi
- Fix grafici per i possessori del C=64 Ex (Sandybridge), aggiornati driver video Intel
- Aggiornato il kernel linux alla versione 2.6.38
- Aggiornamenti Commodore Os ora partono prima dell'esecuzione del Update Manager
  (per chi avesse il C=OS localizzato in Italiano leggere Qui)
- Aggiornato il GameBas e aggiunto un PPA
- Possibilità di rimuovere la trasparenza finestre per le applicazioni scelte
- Fixati (eventuali) problemi di visualizzazione del tema C=OS in avvio
Per effettuare l'aggiornamento non c'è bisogno di scaricare iso o reinstallare l'os, ma basta procedere dal comodo menu Sistema--->Commodore Extras--->Update Commodore Os Vision e attendere i minuti necessari allo scaricamento e installazione automatica di:
- Scripts, Sounds, Tweaks, Update Manager, Additional Games (linux/windows), Blender, GamBas Basic
Ricordo che pur essendo una versione Beta il C=OS, tratto dal consolidato e solidissimo Linux Mint 10 Julia 64Bit (Ubuntu Maverik Meerkat), è assolutamente stabile e affidabile, l'ho utilizzato in questi mesi per lavori anche piuttosto pesanti (rendering e video editing) mai riscontrando alcun problema di stabilità, e lo ritengo un Os assolutamente veloce e competitivo (e ovviamente Gratuito... :)

lunedì 9 gennaio 2012

Commodore OS tips and tricks #4 (Driver Video Nvidia/Amd-Ati)



Un problema che nella minoranza dei casi può verificarsi all'installazione del C=OS è il non ottenere  l'accelerazione grafica della gpu e con essa anche gli effetti grafici del desktop.
Per i possessori di schede grafiche Nvidia, sia recenti che vecchie, la procedura è la stessa una volta avviato il C=OS:

Metodo 1: Installare tramite PPA

 Aprire il terminale e digitare:
sudo apt-add-repository ppa:ubuntu-x-swat/x-updates
sudo apt-get update
sudo apt-get install nvidia-current
(se avete il C=OS localizzato in italiano alle domande s/n che appariranno nel terminale potrebbe essere necessario rispondere in modo affermativo con "y")

Metodo 2: Installazione manuale
Scaricare driver qui
copiare il driver nvidia scaricato in /home/nomeutente (cartella "Home di nomeutente" nel desktop) rinominandolo in nvidia.run, quindi:

1) premere ctr+alt+f1
2) effettuare il login nella nuova schermata nera che apparirà
3) digitare: sudo /etc/init.d/gdm stop 
4) digitare: sudo sh nvidia.run (raggiungere eventualmente la directory  home con: cd nomeutente/home e con il comando dir controllare la presenza di nvidia.run)
dare ok a tutte le richieste e infine: 
5) digitare sudo /etc/init.d/gdm start



Ed ecco i driver in funzione, quindi riavviare per sicurezza


Per i possessori di schede grafiche AMD/ATI abbastanza recenti tutto dovrebbe filare liscio sin dall'installazione del C=OS, se così non fosse si può provare a eseguire questi 3 semplici comandi (uno dopo l'altro) dal terminale del C=OS:
sudo add-apt-repository ppa:ubuntu-x-swat/x-updates
sudo apt-get update
sudo apt-get install fglrx

Per i possessori di schede grafiche ATI più vecchie e quindi non supportate dalla versione recente dei driver Fglrx, è possibile scaricare i driver Catalyst in forma di file ati.run dal sito AMD, scegliendo il modello della propria vga e ovviamente Linux 64 bit come OS, e rifarsi magari a qualche guida ubuntu/mint per l'installazione (o provare a replicare quanto qui sopra esposto per il driver Nvidia con l'esecuzione dello stesso comando sudo sh ma con un'aggiunta, ad esempio rinominato il driver scaricato in ati.run eseguire nel terminale questo comando: sudo sh ati.run --buildpkg Ubuntu/jaunty e attendere il tempo necessario). 
Ma avendo riscontrato con questi driver qualche problema (in particolare con una gpu integrata della famiglia Radeon X1000 molto diffuse in notebook e pc economici di 4 o 5 anni fa), mi sento di consigliare d'installare i comunque ottimi driver Xorg Radeon, e pure comodamente dal Gestore Pacchetti (Synaptic).

Avviare il gestore pacchetti e inserire Ati nella casella di ricerca:
 Disinstallare se presente il driver fglrx (tasto destro su esso, segnarlo come da disinstallare, e infine cliccare Applica) 
e dopo ciò installare analogamente il pacchetto xserver-xorg-video-ati indicato nella seguente immagine

Update the 1351 (the original Commodore mouse) with microswitches


The Commodore mouse - especially the famous 1351 or model "Tank" - have several decades... :-)

Même si les boutons de ces souris répondent encore, il est fréquent de devoir appuyer assez fortement pour les utiliser. Even if the buttons of these mice still respond, it is common to have to press strongly enough to use them.

Redskull, un utilisateur Amiga, a solutionné ce problème en remplaçant les commutateurs de sa souris avec de nouveaux microcommutateurs. Redskull, an Amiga user, has solved this problem by replacing the switches of the mouse with new microswitches. Voici un guide qui explique comment mettre à jour sa souris. Here is a guide on how to update the mouse.
Enlevez les deux vis Phillips situées près de l'arrivée du câble de la souris. Remove two screws located near the finish of the mouse cable. Retournez la souris, soulevez l'extrêmité du câble en douceur. Turn the mouse over, lift the extremity of the smooth cable. La partie supérieure de la souris devrait alors pouvoir coulisser vers l'arrière. The upper part of the mouse should then be able to slide backward. Attention : ne cassez pas les clips situés sur l'arrière de la partie supérieure. Warning! Do not break the clips on the back of the top.

Enlevez les deux vis Phillips noires qui fixent le circuit imprimé sur sa moitié inférieure. Remove the two black screws that secure the printed circuit on the lower half. Vous pouvez également choisir d'enlever le câble afin de pouvoir travailler plus facilement. You can also choose to remove the cable in order to work more easily. Pour ce faire, désouder le fil de masse (voir le gros cercle rouge sur l'image suivante) et débrancher le connecteur 8 broches. To do this, unsolder the ground wire (see the big red circle on the image below) and remove the 8 pin.

Désoudez ces commutateurs emm%rd%nts. Désoudez ces commutateurs (or these switches if you prefer English :-) emm% rd%nts. Les images suivantes détaillent la procédure pour remplacer le bouton gauche de la souris, mais le principe demeure identique pour le bouton droit bien sûr!
Mouse Commodore 1351
Voici un exemple de microcommutateurs qui conviennent pour un montage sur le circuit imprimé. An example of microswitches suitable for mounting on the PCB. Les leviers métalliques ne sont pas nécessaires. The metal levers are not required.
Mouse Commodore 1351
Si vos commutateurs sont équipés d'un levier métallique, enlevez-le en serrant l'extrémité avec une un pince à bec. If your switches are equipped with a metal lever, remove it by tightening the end with a pliers.
Mouse Commodore 1351
Coupez la broche la plus éloignée du bouton de commutation avec une paire de ciseaux ou une pince coupante. Cut the farthest pin of the switch knob with a pair of scissors or a cutter.

Le commutateur est prêt à être installé. The switch is ready to be installed.
Mouse Commodore 1351
Percez deux trous d'un diamètre de 0,7 à 1 mm comme indiqué. Drill two holes with a diameter of 0.7 to 1 mm as shown. Avec le type de microcommutateur utilisé ici, le trou le plus éloigné du bord de la carte doit être aligné entre les deux trous préexistants, l'autre trou devant être légèrement décalé. With the type of microswitch used herein, the hole furthest from the edge of the map should be aligned between the two existing holes and one hole to be slightly off. En effet, la distance entre les deux nouveaux trous peut varier légèrement suivant la marque des microcommutateurs que vous acheterez : assurez-vous que cette distance corresponde à votre commutateur. Indeed, the distance between the two new holes can vary slightly according to brand microswitches that you will buy: Make sure that this distance corresponds to your switch.

Coupez les deux pistes comme indiqué, de manière à isoler le trou que vous venez de faire (le plus éloigné du bord de la carte). Cut both tracks as shown, so as to isolate the hole you just made (farthest from the edge of the map).

Grattez une partie de l'isolation autour des deux trous comme sur la photo. Scratch a part of the insulation around the two holes as the picture.
Mouse Commodore 1351
Voici à quoi ressemble les nouveaux trous sur la partie supérieure du circuit imprimé. Looks like this new holes on the upper part of the circuit.
Mouse Commodore 1351
Insérez le nouveau microcommutateur dans les nouveaux trous comme montré dans l'image suivante. Insert the new microswitch in the new holes as shown in the following image.
Mouse Commodore 1351
Assurez-vous que le commutateur soit bien au ras de la carte avant de la souder. Make sure the switch is well flush with the card before soldering. Faites un pont comme indiqué par l'ovale rouge, un simple point de soudure devrait suffire. Make a bridge as indicated by the red oval, a single welding point should suffice.
Mouse Commodore 1351
Une fois installé, l'actionneur du microcommutateur est environ 3 mm plus haut que l'original, donc la tige plastique (en forme de croix) située derrière le bouton de la souris doit être légèrement raccourcie pour que cela fonctionne. Once installed, the actuator of the microswitch is about 3 mm higher than the original, so the plastic rod (cross-shaped) behind the mouse button should be slightly shortened so that it works.
Mouse Commodore 1351
Enlevez le minimum de plastique de manière à pouvoir refermer la souris (avec les vis) sans activer le commutateur. Remove the minimum of plastic so as to close the mice (with screw) without activating the switch. La meilleure façon est de procéder en enlevant un peu de matière et tester à chaque fois, cela devrait vous éviter de couper trop large d'un seul coup et de ruiner votre souris. The best way is to proceed by removing some material and test each time, this should help you to avoid cutting too wide in one go and ruin your mouse.

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